Qui
sopra è riportato il famoso “grido di Munch”. Qui sotto, da leggere, nù luccul’ di dolore di Tonino di Torre
di Fino per il progressivo degrado della Piazza Popolo di
Miglionico.
Agorà
è il termine con cui nell’antica Grecia s’indicava la piazza principale della
città; il luogo più importante sia dal punto di vista economico e
commerciale in quanto sede del mercato sia religioso perché era sede
di culto ma soprattuto era il luogo per antonomasia della democrazia, dato che
era il luogo dove i cittadini si riunivano per discutere dei problemi della
città e decidere sulle leggi da adottare.
La nostra piazza Popolo sia per
la sua configurazione architettonica sia per la sua funzione economica e
sociale che svolgeva è stata la nostra agorà almeno fino a qualche
anno fa. Qui si riunivano le varie anime del popolo a discutere
dei loro problemi. Sul ”pisulo” della Chiesa, lungo il muro
della vecchia taverna e fin sotto l’orologio si piazzavano quelli che
venivano chiamati “i cafoni ” Sul marciapiede invece, erano soliti
passeggiare quelli che si spacciavano per signori e i
cosi detti “artieri”. Certo, nel frattempo il paese è gradualmente
cambiato sia sotto il profilo sociale sia sotto quello urbanistico e
piazza Popolo da qualche anno forse aveva perso la sua
centralità. Ora però, spiace e molto vederla in uno stato
di progressivo degrado ed abbandono; ridotta a bivacco per cani
randagi o a campetto da calcio per i ragazzini, con alcuni locali
abbandonati da tempo e muri di abitazioni che non vedono una mano di
pittura da svariati decenni.
E’ proprio impossibile intervenire? E’
da considerare irreversibile il suo degrado, come sta avvenendo
anche per tanti altri punti del nostro centro storico.? C’è da
chiedersi allora a questo punto a cosa servono tutti gli sforzi
dell’Amministrazione Comunale d’inserire il nostro paese in
un circuito turistico! Qualcuno pensa che sia sufficiente il
Castello con la sua piazza antistante e qualche carnevalata fuori
stagione perché Miglionico attragga un numero crescente di turisti?
Il patrimonio storico, architettonico,
culturale del nostro paese era enorme; ha già
subito danni incalcolabili (valga ricordare l’abbattimento
della seconda torre di fino ). Cerchiamo di recuperare
e conservare almeno quanto è rimasto che sembra suscitare
ancora vivo interesse nei turisti che vengono a visitarci
In un paese come il
nostro, dove tutti conoscono tutti, dove se non siamo parenti siamo amici
o compari, è difficile fare rispettare le regole. Questo però non può
giustificare la mancanza di un severo regolamento edilizio
che imponga ai privati di mantenere il decoro delle loro
abitazioni in piazza Popolo, come in tutto il centro storico. La cosa
è ancora più grave se si pensa che sono almeno quindici anni che si parla
di dotare il paese di un nuovo piano urbanistico
e di un nuovo regolamento edilizio. Si continua intanto a
spendere decine e decine di migliaia di euro per i
professionisti senza riuscire a concludere alcunché! Altro che
“cambiamento per davvero ” come qualcuno aveva promesso!
Nessun commento:
Posta un commento