SE FACESSERE SINNACH A ME


 Amici e non: State sereni. E' solo una battuta per suscitare curiosità. La volta scorsa mi presi la libertà di compilare una goliardica pagella per gli amministratori uscenti. Fu il post più letto del mio blog. Rischiai però una " bella mazziata", evitata solo perché amico del padre  di chi mi aveva promesso "la mastatura".  Non oso immaginare cosa mi potrebbe succedere, se disgraziatamente in mancanza "di iuomini' buoni" fossi " fatt sinnac du lu paisi". Per mia fortuna, non sarà così perchè a Miglionico ci sono tante brave persone che aspirano a ricoprire tale difficile carica, come già dovrebbe essere a vostra conoscenza.
Questo mio intervento ha invece solo lo scopo di ricordare a chi dovesse subentrare agli attuali amministratori alcuni annosi problemi, che non sono stati ancora affrontati né risolti nonché per parlare della vera grande sfida, che abbiamo di fronte.

Le cose promesse e non mantenute dall'Amm.ne uscente. 
Regolamento urbanistico. Mi è sfuggito qualche cosa? Nel caso, mi scuso anticipatamente. Stando però a quanto segnalatomi sembra che il tutto sia rimasto nel limbo. Questo nonostante la solenne promessa del Sindaco uscente che, almeno il regolamento urbanistico sarebbe stato approvato al massimo entro Natale. Era il giugno 2014 quando lo disse e per la verità a sua scusante, se ricordo bene, non  disse però  l'anno. 
L'atto di cui sopra, è strumento indispensabile per gestire bene il territorio, per evitare abusi da parte dei cittadini e possibili atti di corruzione. Se ne discute da almeno vent’anni; si sono spesi intanto centinaia di migliaia di euro per incarichi e consulenze varie ma lo stato delle cose è ancora  ignoto ai comuni cittadini.
 Un regolamento edilizio "stringente" per il centro storico. È uno strumento che si potrebbe persino copiare da quanto fatto per altri centri storici! Nel nostro caso, andrebbe fatto d’intesa e con il coinvolgimento preventivo della Sovrintendenza ai beni Culturali onde evitare i tempi lunghi, che di solito intercorrono prima d'iniziare una ristrutturazione. Al riguardo, oltre ad imporre precisi obblighi ai privati per la manutenzione dei loro immobili, andrebbero resi responsabili e sanzionabili i professionisti, le imprese e/o gli artigiani del settore per i lavori eseguiti, che risultassero non conformi a quanto previsto dal regolamento.
Con il regolamento urbanistico si dovrebbe incoraggiare soprattutto il recupero delle abitazioni del centro storico con opportune agevolazioni e/o contributi da chiedere alle pubbliche istituzioni. Quello che in pratica poi si è fatto per "l'accoglienza diffusa". Sarebbe intanto da fare un particolare censimento per individuare i titolari dei tanti immobili che risultano abbandonati già da tempo prima che vada persa ogni traccia dei loro eventuali eredi. Si dovrebbe evitare inoltre una ulteriore espansione del paese a valle, che comporta spreco di territorio ed aumento dei costi per i servizi.
Le cose da fare.
1) Monitorare con estrema attenzione le criticità del centro storico onde evitare casi come quelli di Pomarico.
 2) Abbattere le vecchie case popolari di via Estramurale Castello e di via Papa Giovanni per le quali non sembra ci possa essere un futuro diverso. Le spese? A carico degli enti che incassavano gli affitti. Se non si ottemperasse?  Via giudiziale per recuperare quanto dovuto. L'aerea edificabile di via Papa Giovanni potrebbe essere assegnata ad una eventuale coop. per la costruzione di nuove alloggi. Coop. che potrebbe procedere alla demolizione del vecchio manufatto a fronte degli oneri di urbanizzazione e del costo dell'area. Più difficile si presenta una iniziativa analoga per via Estramurale Castello per problemi, a quanto sembra, di natura geologica e per la presenza, come proprietari di alcuni alloggi di privati cittadini. Se non fosse possibile ricostruire, si potrebbe trasformare l'area in parcheggi, sempre più necessari per la crescita del turismo.  Il problema dello smaltimento dei materiali di risulta potrebbe trasformarsi in una eventuale opportunità per creare, magari  in collaborazione con i paesi vicini, una struttura capace  di trasformarli in prodotti riluitizzabili nella stessa edilizia.
Per la zona destinata alle attività produttive, bisognerebbe valutare attentamente se sia il caso di ampliare quella attuale o se non sarebbe meglio prevedere uno suo spostamento in un’area più a valle per le eventuali nuove attività. Per  quanto riguarda il rione Pila/Trinità bisognerebbe prevedere spazi per le attività commerciali, culturali e di aggregazione sociale
3) Recupero dei vecchi immobili storici. 
Vecchio Municipio con il chiostro del Convento. 
 Impensabile che il nostro Comune possa procedere al suo recupero con le sue risorse. Qualche tempo fa, fu fatto un concorso d'idee, promosso dall'Università di Lecce, che prevedeva il riutilizzo come sede del Comune. Dopo la premiazione tutto è ricaduto nel dimenticatoio.
Palazzo Corleto. E' una struttura privata, che ha una valenza storica almeno per una parte dell'esterno . Gli eredi si ostinano ad esporre da tempo un cartello "vendesi" ma francamente non si vede chi  possa trovare interessante investire in una struttura così onerosa da recuperare. Intanto "chi  di dovere" dovrebbe preoccuparsi di mettere la struttura in sicurezza perché quella esistente appare del tutto inadeguata. 
Si potrebbe interessare il F.A.I, che ha come oggetto della sua attività il recupero dei vecchi palazzi storici. Ammesso che si aprisse una prospettiva del genere, però sarebbe forse necessario procedere all'esproprio e gli eredi dovrebbero nel caso accontentarsi di un semplice modesto indennizzo, come avvenne per il Castello.
Vecchio Serbatoio.
Sembra che per l' Acquedotto Lucano la struttura non sia più necessaria per il suo utilizzo originario. Se così fosse, il Comune dovrebbe riprendersi "le chiavi" e ripensare cosa farne.  Una cosa é certa: non va abbattuto perché il manufatto appare solido ed ha anche un valore architettonico. Su tutto il resto si potrebbe cominciare a discutere....
E...la casina sul Lago?
L'amministrazione uscente ha tentato più volte mediante un'asta pubblica di venderla Non si vede però chi potrebbe essere interessato ad investire 900/mila euro in una struttura fatiscente ed abbandonata da tempo. Struttura, ricordo, per la quale si sperperarono circa 3/miliardi di vecchie lire a suo tempo. Con opportuni contributi regionali e/o europei si potrebbe pensare di ristrutturarla in uno ostello per la gioventù  e/o come rifugio dei viandanti. Struttura spartana  con gestione da affidare ad un nucleo familiare.
E non è finita! E dell'ex scuola media cosa fare?
Per la sua ristrutturazione sono stati spesi alcuni centinaia di migliaia di euro ma non sembra che siamo vicini ad un suo possibile riutilizzo a fini sociali. Dobbiamo aspettare l'opera di nuovi vandali?
4) Il calo demografico ovvero la vera sfida da vincere.
E' un enorme e grave problema, che potrebbe mettere a rischio la stessa autonomia amministrativa del paese. E' un fenomeno, certo,  che non riguarda solo Miglionico. Riguarda la quasi totalità dei piccoli comuni della nostra regione e del Sud in generale. Cause ed effetti sono molteplici e le amministrazioni locali possono fare ben poco per mancanza di risorse finanziarie. Intanto nel nostro Comune si potrebbe cominciare a creare le condizioni per adeguare la capacità abitativa del paese per non costringere chi volesse mettere su famiglia a cercare casa nei paesi vicini.
Tra le altre cause del fenomeno, segnalo: 1) la mancanza di lavoro, che costringe spesso i nostri giovani a trasferirsi altrove 2) la diaspora  dei nostri studenti, i quali una volta che vanno a frequentare le università del Nord raramente ritornano all'amato paesello. Sono consapevole che sono problemi, che non rientrano nei compiti specifici di un'amministrazione comunale, piccola come la nostra. Qualche cosa però si deve pur tentare di fare. Per quanto riguarda il lavoro, si potrebbe cominciare ad istituire un osservatorio  economico. Per fare cosa?  Per raccogliere dati su quello e su quanto si produce; su cosa e su quanto si consuma nell'ambito del nostro territorio. I dati raccolti sarebbero poi da mettere a disposizione di chi volesse cogliere eventuali opportunità per qualche nuova iniziativa. Vanno incoraggiate, aiutate, snellendo le procedure burocratiche, la costituzione di nuove iniziative nonchè prestata attenzione a quelle, poche purtroppo, che già ci sono affinché possano svilupparsi e non invece fallire. Aiutare infine nei loro problemi quei pochi agricoltori che ci sono ancora rimasti.
Per gli studenti universitari che vanno via. Non sono convinto che la scelta di andare a studiare nelle Università del Nord sia sempre quella giusta oltre al fatto che comporta per le famiglie pesanti sacrifici. Nell'ambito comunale si potrebbe sensibilizzare sugli effetti negativi di tale scelta ma il problema riguarda soprattutto le Università del Sud, che dovrebbero migliorare la loro offerta formativa mentre le rispettive regioni dovrebbero attrezzarsi per offrire ai "fuori sede" quanto meno la gratuità della residenza.
5) La raccolta porta a porta dei rifiuti.
Sembra che tutto si sia bloccato a causa di una serie di ricorsi e contra ricorsi presso il Tar. Se cosi fosse e si fosse ancora in tempo, si potrebbe annullare tutto e ripartire su basi diverse. "Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno"dice un detto popolare. L'importante è fare le cose al meglio nell'interesse della collettività. Cosa si potrebbe fare? Di concerto con gli altri paesi consorziati, si potrebbe costituire  una struttura autonoma per gestire la raccolta dei rifiuti  "in house" senza bisogno di fare appalti e sub appalti.
Non c'è bisogno dello sfruttatore privato di turno. Credo che, per un'attività del genere, sul posto ci siano le capacità necessarie.

Amici e non:  ho rotto le scatole? Essere un  rompiscatole è forse il ruolo che più mi si addice! Chiedo scusa.
 Rivolgo intanto l'invito a tutti coloro che ci accingono a "scendere in campo" ad un confronto aperto sui  problemi concreti di Miglionico, senza preconcetti e senza diatribe di carattere personale. C'è in ballo il futuro del nostro paese.!
Tonino di Torre di Fino 

Torre di Fino 28/04/2019