Chi sbaglia e ... chi paga

Il vecchio e famoso detto popolare, per la verità, recita “ chi rompe paga.” In Italia però questo non succede più, specie in politica e in economia.
Per circa vent’anni gli imprenditori italiani (o la classe padronale  per chi  volesse usare un termine marxista non più di moda), con la collaborazione di una elite radical-chic e a causa di un mondo sindacale diviso, hanno fatto passare la tesi che il problema principale delle aziende italiane era costituito dall’alto costo del lavoro che impediva loro di essere competitive sui mercati esteri.