Almeno per
la maggior parte di coloro che sono nati subito dopo la seconda
guerra mondiale, la povertà , se non era in casa,
era appena fuori la porta. Era una condizione di cui però non si
aveva la consapevolezza perché non si conosceva cosa fosse l’agiatezza e meno
che meno la ricchezza. Avevo forse circa 10 anni quando, leggendo
sul “sussidiario di scuola” che la Basilicata era con la Calabria la
regione più povera d’Italia, mi sono chiesto per la prima volta
del perché noi lucani eravamo considerati poveri; perché la
nostra regione veniva considerata tra le più arretrate d’Italia.
L’avrei capito ma solo più tardi, leggendo il famoso libro
di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli “.