LA BCE, L' ITALIA E IL GRANDE INGANNO


                                                            LA BCE, L’ITALIA E IL GRANDE INGANNO.

 Dal 2015 la Bce immette con il Q.E liquidità sul mercato. Alla fine 2018 ne avrà immessa per oltre 2.500/miliardi di euro. Come? Acquistando titoli pubblici e bond di società dell’eurozona in proporzione al peso dei singoli Stati aderenti. Con questa operazione è stata data liquidità alle banche, che erano in difficoltà; le quali banche hanno così potuto riprendere ad erogare prestiti alle imprese e alle famiglie. È stata fermata la speculazione sui titoli pubblici dei paesi del sud Europa. Non è stato raggiunto però lo scopo dichiarato che era quello di portare l’inflazione al 2%; questo perché le modalità, con cui è stata erogata la liquidità, non hanno aumentato il potere d’acquisto per beni e servizi ma hanno comportato un aumento di liquidità solo per circuito finanziario.
Se la classe politica, incapace e masochista, che ha governato il Paese negli ultimi 25 anni, non avesse ceduto alla Bce il potere di stampare Moneta senza nulla in cambio, e per questo, violando pure la Costituzione, una operazione, come quella fatta dalla Bce, si sarebbe potuto fare al nostro interno attraverso la Banca d’Italia. Di quale entità? Almeno per circa 300/miliardi; più o meno l’importo utilizzato dalla Bce e determinato in proporzione al nostro peso in seno alla stessa istituzione.
Con quali risultati? Almeno gli stessi per quanto riguarda l’economia. In più si sarebbe potuto ritirare dal mercato c.a. 300/mdi di titoli pubblici; operazione che avrebbe comportato l’abbattimento del nostro debito per lo stesso ammontare. In pratica ora avremmo meno 2000/mdi di debito anziché i circa attuali 2300/mdi.

La questione è da ritenersi chiusa? C’è da piangere sul latte versato?  Niente di tutto questo.
Alla fine del 2018 o quando il Q.E sarà terminato, la Bce si troverà nel suo attivo almeno 2500/miliardi di euro in obbligazioni, in gran parte debito pubblico degli Stati dell’eurozona. Costo dell’operazione? Zero o quasi. La Bce si avvalsa del potere di emettere Moneta, conferitole dai 19 paesi aderenti. Non ha dovuto sostenere neanche i costi per stampare gli euro. Tutto è avvenuto elettronicamente a mezzo computer. Chi sono i padroni dei 2500/miliardi al netto dei pochi costi di gestione? Gli Stati membri che hanno ceduto il loro potere di stampare Moneta, la stessa Bce o la Burocrazia di Bruxelles?  A mio modesto avviso, sono di proprietà di chi ha ceduto il proprio potere di stampare moneta in cambio di nulla. Ovviamente in proporzione al peso del potere ceduto.
Cosa dovrebbe fare l’Italia? Quando l’operazione del Q.E sarà terminata il Governo italiano, in sede di Eurozona, dovrebbe chiedere la spartizione del “malloppo accumulato” o semplicemente l’azzeramento dei nostri titoli pubblici in pancia alla Bce. Otterremmo cosi quel consistente abbattimento del nostro debito pubblico che avremmo avuto se non avessimo ceduto “la macchina stampa soldi” e avessimo fatta in proprio l’operazione di Q.E.

Le possibilità che ciò accada?  Pari a ZERO!!
Chi ha governato o chi ne ha avallato con il voto favorevole l’operato, non ha interesse alcuno a sollevare il velo sul grande inganno di cui sopra e sul grande danno che ne deriva all’Italia. Non mostrano interesse neanche quei politici di data più recente. Dopo avere inveito e sbraitato contro l’euro e l’U.E., appena sentito il profumo del potere, si sono precipitati in America, Londra, Bruxelles per farsi benedire, dare assicurazioni e promettere lealtà. Da buoni opportunisti si sono resi conto che è difficile vincere le elezioni e soprattutto governare contro lo strapotere del mondo finanziario. È sparito cosi ogni accenno ad una sia pure eventuale uscita dall’euro. Il referendum, sbandierato tempo addietro, è diventato una pistola da tenere sotto il tavolo, non si sa bene di quali trattative. Delle proposte d’introdurre strumenti alternativi da affiancare all’euro per ridurre gli effetti negativi delle politiche restrittive dell’U.E. si sono perse le tracce. La stragrande maggioranza della stampa, che sopravvive grazie ai contributi elargiti dal potere politico, sembra svolgere egregiamente il suo ruolo di “lecchinaggio", attaccando chi osa solo tentare di sollevare il velo della vergogna.

Il numero delle famiglie sotto la soglia di povertà, dei cittadini che rinunciano a curarsi e di quelli che vedono assottigliarsi sempre di più il loro potere d’acquisto intanto continua a crescere e devono sorbirsi pure l’accusa di essere dei rancorosi! Sono, a ragione, invece solamente incazzati. Certamente non sono né rancorosi né incazzati quel 10/15% di cittadini che continuano ad arricchirsi sempre di più

Si potrebbe sperare in un ’48 o perlomeno in nuovo’68? Il contesto sociale e culturale, sia nel nostro Paese come nel resto del Mondo, è profondamente mutato. L’innesto delle nuove tecnologie comprime e deprime sempre di più il fattore lavoro, tutto a vantaggio del Capitale. Le ideologie neo liberiste e globalizzanti, tra le altre cose, hanno permesso l’affermazione di un “potere finanziario internazionale” senza limiti né controlli, in grado di condizionare qualsiasi parte del Mondo. I nuovi mezzi di comunicazione di massa hanno completamente cambiato il mondo delle relazioni.
Allora non c’è speranza? Mai disperare!  Prima o poi tutto è destinato a crollare, proprio come la Torre di Babele. Il Mondo però non è finito allora non finirà neanche quando pure questo sistema cosi ingiusto prima poi arriverà al collasso.  L’importante intanto è crearsi, se possibile, una nicchia sotto cui vivere senza condizionamenti.

Nessun commento:

Posta un commento