IL VERO VOLTO DEL CAPITALISMO

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Vorrei  fare alcune brevi riflessioni su quanto sta accadendo oggi nel mondo in termini macroeconomici, politici e sociali a partire dall'inizio del terzo millennio e sopratutto dopo la caduta del Comunismo come sistema alternativo al Capitalismo.
Certamente l'Europa Occidentale fino alla caduta del muro di Berlino conosceva un Capitalismo moderato e sensibile alle istanze che provenivano dalle fasce più deboli della società ma più che per intrinseca convinzione avveniva per opportunismo ideologico;  da quel momento il Capitalismo ,diventato orfano dal crollo di questa alternativa utopistica, ha dato vita alla sua vera natura di ideologia economica senza freni con il conseguente stravolgimento, all'interno delle società occidentali europee, dei  diritti acquisiti e di una lenta riduzione delle garanzie sociali.
Da questa vittoria prende inizio un Capitalismo globalizzante di stampo prettamente americano, di etica e morale  calvinista ed individualista la cui unica regola economica è quella di lasciar fare al mercato con la conseguenza di dare il via alla destrutturazione degli Stati nazionali, alla limitazione della loro sovranità e a far pagare le bolle speculative di una finanza globale e priva di regole ai  cittadini.
Di pari passo l'economia consumistica, insita nel sistema, si è sviluppata in maniera esponenziale grazie allo sviluppo ed al controllo dello strumento televisivo che oltre al potere di convincimento grazie ad una pubblicità martellante ha indotto un forte cambiamento nella morale dei cittadini, sdoganando l'auto gratificazione dal possesso dei beni materiali, la violenza virtuale, il relativismo dei costumi il tutto finalizzato ad una crescita dei bisogni e dei consumi e di un mercato privo di regole certe  la cui conseguenza è  stata una perdita  di controllo sul comportamento sociale.
Le ricadute negative si cominciano ad avvertire : una maggiore sperequazione e diseguaglianza sociale tra classi, un  crescente divario tra ricchi e poveri, aumento della povertà a discapito della classe media e la nascita di movimenti politici alternativi a quei partiti ormai detentori del ruolo di difensori e portatori delle istanze del sistema.
In pratica l'attuale Capitalismo si può definire egoismo e speculazione globale relegando il concetto di impresa manifatturiera e del lavoro ai margini della propria ideologia, come dimostrato da quei mega scandali finanziari che hanno messo in ginocchio, negli ultimi anni, cittadini di intere nazioni a beneficio dei poteri bancari e finanziari, per non contare di quelle decisioni politiche che contravvengono al diritto internazionale prese  con la complicità di autorevoli governi in nome di una democrazia il cui significato ultimamente ha perso molto del suo vero senso originario.
Pertanto la globalizzazione del Capitalismo imponeva in primis lo smantellamento in Europa Occidentale dello Stato Sociale troppo costoso , invadente ed eccessivamente burocratizzato   applicando le seguenti regole:
1) limitare al minimo le ingerenze dei governi nazionali in economia spingendoli a politiche di privatizzazione del settore pubblico;
2) Inculcare alle fasce sociali disagiate una giustificazione sociale al perseguimento spregiudicato ed esagerato della ricchezza di una elite al di fuori della logica tradizionale del lavoro;
3) Ridurre il sistema di garanzie e coperture sociali alle fasce più deboli facendoli sentire unici responsabili delle proprie difficoltà;
Per ottenere ciò la strategia utilizzata dal sistema capitalistico  credo si possa sintetizzare in questi punti:
a)controllo indiretto dei governi nazionali che si esplicita nel collocare alla loro guida una leadership di immagine, ben visibile e massmediatica;
b)nel rafforzare il potere esecutivo a discapito del potere legislativo e giudiziario;
c) un potere legislativo intercambiabile e permutabile che consente coalizioni di governo un tempo impensabili ed inimmaginabili in quanto alternative;
d) controllo dell'informazione tramite informazioni pilotate che servano a formare o a distogliere l'opinione pubblica;
Ecco quello che a mio parere sta avvenendo in Occidente:  un appiattimento verso il basso della società  sempre più dipendente dal Grande Fratello della comunicazione capitalistica e finanziaria di cui il potere politico è lo strumento principale.
Questa strategia è quella che osservo in Italia in merito alle riforme istituzionali che,  dietro il paravento di una riforma della Costituzione oggi inculcata nell'opinione pubblica come inadeguata, sono indirizzate invece a perdite di democrazia e di sovranità popolare a vantaggio di politiche asservite al mercato globale.
Oggi il Capitalismo  per espandersi ha dovuto creare il mito del Nuovo Ordine Mondiale che si basa sull'esportazione della democrazia come sistema di governo che, in pratica, è il cavallo di Troia per la conquista e lo sfruttamento di nuovi mercati e materie prime.
Certamente non tutto il mondo accetta l'imposizione di questo sistema capitalistico basato sempre più su un profitto privo di umanità ma mascherato di democrazia, alcune realtà umane del pianeta hanno contrapposto una diversa utopia in sostituzione del Comunismo come quella religiosa di matrice islamica che nell' ultimo ventennio ha dato inizio ad una nuova e violenta contrapposizione  sulla visione del mondo e del futuro della sua società.
Il Terrorismo o Guerra Santa secondo i punti di vista ha sostituito la Guerra Fredda, non so chi ne uscirà vittorioso certamente sarà una contrapposizione più pericolosa che non promette nulla di buono e che durerà molto a lungo in quanto adesso si contrappone ad una ideologia razionale non più  un' altra ideologia anche essa razionale ma  una religione.
16/10/2014
Aurelio Cangemi

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